“SE MUSSOLINI AVESSE VINTO LA GUERRA…”: LA SPASSOSA PROVOCAZIONE DI MARCELLO VENEZIANI.
L’ucronìa è un genere di narrativa fantastica (solitamente a sfondo politico o meglio fantapolitico) in cui si descrive una probabile realtà se a certi eventi si fossero sostituiti altri (ad esempio se l’ attentato di Sarajevo nel 1914 fosse fallito, se Hitler avesse vinto la guerra ecc.).
Non proprio a livello narrativo, ma di provocazione politica e di costume in un’ ucronia particolarmente interessante per noi italiani si cimentò nell’ ormai lontano 1950 la penna del giornalista e scrittore Marco Ramperti, purtroppo passato nell’ oblio anche a causa, evidentemente, della sua irriverente e beffarda immaginazione: cosa sarebbe successo per gli italiani se Mussolini avesse vinto la guerra insieme alla Germania e al Giappone nostri alleati?
D’ altronde, se il suo libro fosse uscito oggi, se la sarebbe cavata molto meno a buon mercato: per rimanere in tema di “cosa sarebbe successo se” penso che oggi si sarebbe ritrovato sotto casa o in redazione un presidio permanente di sardine o antifa, e il suo particolare umorismo sarebbe stato demonizzato come “odio” o “disprezzo delle istituzioni”. E dire che nel 1950 i mitra dei partigiani (quelli veri) si erano raffreddati da poco; ma all’ epoca il regime del politicamente corretto non c’era ancora, c’ era solo il generico e classico “guai ai vinti”. Il libro di Ramperti prende le mosse dal lancio della bomba atomica fatto da Hitler prima degli USA, e quindi dalla vittoria fascista per il rotto della cuffia.
Da questo spunto, Marcello Veneziani sul suo blog ha intessuto tutta una serie di divertenti e ironiche, anzi sarcastiche fantasticherie molto attualizzate che si basano su due fondamentali presupposti.
Il primo è che il torto e la ragione nella Storia lo fanno alla radice, i successi militari e i regimi che su di essi si basano e si baseranno.
Il secondo invece è che la grande massa degli individui, anche laddove esibiscano una patina intellettuale pur di alto livello, non fa che “recitare a soggetto” adattandosi al contesto di regime del momento; ciò non solo per evitarsi grane più o meno spiacevoli, ma anche per conseguire poteri, denaro, privilegi. E in questo opportunismo hanno la meglio i più spregiudicati e veloci, anche nel tornare se necessario, su vecchie posizioni.
“……..Dunque, se Mussolini avesse vinto la guerra, oggi sarebbe morto da un pezzo ma ci sarebbe al potere un fascismo di maniera. Al governo del fascismo rococò ci sarebbe un continuatore di nome Giuseppe Conte. Ci sarebbe arrivato grazie al Movimento Cinque Stellette, organizzazione paramilitare fondata del vecchio gerarca Beppe Grillo, e avrebbe avuto il sostegno dei poteri forti. Conte sarebbe filotedesco agli occhi degli eredi di Hitler che guidano l’Europa; filo-arabo in Africa orientale – nelle nostre colonie di Libia, Eritrea e Somalia; cattolico papalino in Vaticano sulla scia dei Patti Lateranensi. Sarebbe rivoluzionario coi rivoluzionari, imperialista con gli imperialisti, fascio-trasformista con tutti.
Decisivo per il governo l’appoggio del segretario del Partito Nazionale Fascista il camerata Matteo Renzi, pronto a far le scarpe, anzi gli stivaloni, al grido di #staisereno Conteduce. Ministro dell’agricoltura e colonie sarebbe la camerata Teresa Bellanova. Commissario straordinario dell’IRI il camerata Vittorio Colao; commissario con delega a procurare fez e mascherine nere, il camerata Arcuri; alla Propaganda di regime ci sarebbe il camerata Rocco Casalino; all’Opera Maternità e Infanzia la patriota Monica Cirinnà. Governatore di Roma sarebbe la camerata Virginia Raggi, figlia della Lupa capitolina, che avrebbe affidato il Palazzo della Federazione a CasaPound, sfrattando gli altri centri sociali………………………..”
“……………………..Se Mussolini avesse vinto la guerra i vertici delle aziende pubbliche, Eiar in testa (detta Rai), sarebbero più o meno nelle mani degli stessi d’oggi. In tv e nei video dell’Istituto Luce sarebbe un diluvio quotidiano di ricorrenze fasciste, programmi retorici sul Duce e le sue Grandi Opere, inchieste a getto continuo sui crimini dei partigiani e gli orrori del comunismo. Ogni giorno ci sarebbe un anniversario dell’epopea fascista da ricordare; cantanti, attori, registi e scrittori farebbero a gara per vincere i Littoriali e i premi Mussolini e per ricordare di avere nonni fascisti che fecero la Marcia su Roma o andarono a Salò……… “
“…………………Se Mussolini avesse vinto la guerra, saremmo di fronte a un ennesimo remake di Uomini e caporali di Totò dove cambiano i regimi ma i caporali sono sempre gli stessi a comandare. Se Mussolini avesse vinto la guerra io sarei antifascista, scriverei sui fogli alternativi d’opposizione semiclandestina al fascismo rococò, mi batterei per ricordare che non ci sono solo i crimini del comunismo ma anche i crimini nazisti, difenderei migranti e gay dal regime che vorrebbe escluderli dalla giornata dell’Orgoglio Italiano e direi che è tempo di revisionismo storico: anche il duce ha commesso errori, e non come dice il camerata del Colle, Sergio Mascherella, che non si discute, ha fatto solo bene alla Patria.”
A.Martino
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