CONTE, CON TE FAREMO I CONTI!
La grande tragedia che ha colpito l’Italia, l’epidemia di covid-19, contiene un solo aspetto positivo: ha fatto aprire gli occhi agli italiani.
La farina del diavolo finalmente si è trasformata in crusca! Più di tre decenni di politica fondata sulla menzogna, sul politicamente corretto, sulla fuffa sono venuti giù come un castello di carta.
Per uscire dalle difficoltà buona parte degli italiani, avveduti e meno avveduti, hanno compreso una cosa: che devono fare da soli.
Infatti, il motto che percorre l’Europa è questo: ognuno per sé e virus per tutti.
Anche la NATO, la potente organizzazione militare, che dovrebbe difenderci dal “perfido” Putin e dall’espansionismo cinese si è dileguata, ma non prima di avvertirci, come farebbe un buon padre di famiglia, di non accettare le caramelle dagli sconosciuti. Siamo stati messi in guardia dagli aiuti umanitari che ci sono arrivati da Cuba, dal Vietnam, dalla Cina e dalla Federazione Russa ( sic!), perché ci potrebbero essere, sotto sotto, interessi geopolitici . Incredibile, soprattutto se detto dalla NATO!
Ma anche la Chiesa Cattolica da questa emergenza non esce tanto bene. Molto “responsabilmente” ha chiuso tutti i luoghi di culto. Ma quello che ha turbato molti credenti è stata l’assenza del Vicario di Cristo in Terra. Papa Francesco, il papa star, il globalista dell’accoglienza, non va più in giro a fare abluzioni di sorta ai mendici, non si vede più ma, soprattutto, non si sente più. Ha speso poche parole di conforto per il popolo italiano. Tuttavia, quando ha parlato urbi et orbi, in primis ci ha raccomandato di essere accoglienti nei confronti dei migranti. Così, mentre noi siamo confinati in casa, i migranti scorrazzano liberamente per il nostro paese e continuano ad arrivare sulle nostre coste.
Acclarato che dobbiamo fare da soli, a questo punto l’U.E. non è la soluzione, bensì la genesi di tutti i nostri problemi.
Gli italiani lo hanno compreso, la difficoltà è che non ancora lo vogliono capire i nostri governanti. I poveretti si trovano di fronte ad un bivio: liberare l’Italia da vincoli, pastoie e catene che ci siamo auto imposti negli ultimi trenta anni oppure continuare con la solfa del magnifico progetto europeo, che ormai risiede solo nella mente del Presidente della Repubblica, del PD e del M5S?
La prima strada, difficile, pericolosa ed erta, è una scelta di libertà, la seconda strada, certamente più comoda, ci conduce a morte sicura.
Se i nostri governanti avessero le coscienze libere e non soffrissero di dipendenza cognitiva, sceglierebbero la prima opzione, che poi è quella che ci ha dato quarant’ anni di crescita impetuosa e di prosperità.
In ogni caso, qualsiasi scelta dovrebbe essere operata da un Governo uscito dalle urne, che gode del pieno appoggio popolare e non da un governicchio che è minoranza nel paese e che annovera tra le sue file il PD, partito uscito sconfitto dall’ultima consultazione elettorale politica.
Il Capo del Governo Conte è l’ultimo di una serie interminabile di mancati servitori della patria .
Vorrebbe accreditarsi come uomo forte ma, come direbbero gli orientali, è una tigre di carta e della cosa egli è assolutamente consapevole. Emulo di Quinto Fabio Massimo Verrucoso, detto il Cunctator, con tutta la sua corte di cerretani, ciurmatori e saltimbanchi, si è avviato in una defatigante trattativa con l’U.E. che non condurrà a nulla, anzi forse no, condurrà all’inevitabile ennesima presa per il c**o degli italiani.
I nostri governanti, nessuno escluso, hanno molto in comune con i generali felloni che tradirono Francesco II di Borbone ed il popolo meridionale, con le conseguenze che ancora oggi ci affannano.
E’ opportuno rammentare al capo del Governo Conte che questa situazione di commissariamento della Costituzione, prima o poi, finirà ed allora si faranno i conti!
Raffaele SALOMONE-MEGNA
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