Adesso basta: perché non mi sento più un “Occidentale”.
La Grande Mela è sempre più bacata, sempre meno simile alla New York vitalista e affascinante quanto solo i tycoons sempre in bilico tra sogno americano e arricchimenti cialtroni sanno essere, e sempre più protesa in uno scenario da incubo sostanzialmente totalitario e irrazionale fino al delirio; Frank Sinatra si allontana sempre più, avanza Marylin (Manson, non Monroe).
L’ ultima follia viene dal Consiglio di New York, il quale ha deliberato che , per i nuovi nati a partire dal 2019, i genitori potranno scegliere di registrarli non come “maschio” o “femmina”, a seconda di come saranno, ma come di “sesso X”, vale a dire come vorranno essere.
Questa volta la terra dei Padri Pellegrini, ormai sbiadite figurine del presepe fondativo del Nuovo Mondo anglosassone, il cui integralismo cristiano nulla ha in comune con queste stravaganze libertarie, riesce ad aggiudicarsi il diritto d’autore, dopo quelli, basilari, del cambio di sesso e del matrimonio omosessuale, intestati alle “civilissime” terre nordeuropee. Come in un telefilm cinquantesimo della serie, il copione è prevedibile anzi scontato: “esultanza della comunità LGBT”, “una giornata storica per i diritti”, eccetera . La Open Society di Soros , i Rockfeller e Bilderberg sorridono soddisfatti del dividendo del loro ennesimo investimento lobbistico, le dark rooms sataniste celebrano la cosa buona e giusta , gli intellettuali lobotomizzati non per danno encefalico, ma per stipendio, aggiornano il target delle loro prossime campagne di manipolazione dell’opinione pubblica; e l’ “ospedale da campo” della misericordia bergogliana fa finta di nulla, anche perché non pochi tra i suoi medici, in fondo, non hanno più nessuna credibilità, tra pedofilia seriale e cardinali che dividono il letto con i seminaristi.
Ormai, quando si parla di “Occidente”, penso istintivamente non a una comunità di Patrie aventi comuni radici greco-romane, e cristiane (nell’ultima accezione,quindi, anche giudaiche), ma ad una paccottiglia di enunciati politicamente corretti e da Pensiero Unico, a quindici o venti ritagli dei giornaloni main stream degli ultimi trenta anni, a un baraccone costosissimo quale l’ ONU, all’ “Europa” intesa quale l’omonima struttura sovrastatuale traslocante due volte all’anno fra Strasburgo e Bruxelles; e penso alla famiglia Zuckerberg che vorrebbe cancellare i classici della letteratura antica e non perché “sessisti”; nonché al cordoglio planetario per il senatore Mc Cain, morto addolorato più che per il suo tremendo male, per il non essere riuscito a scatenare la guerra termonucleare.
Penso infine alle passwords insulse della neolingua sulla bocca di autorevoli intellettuali ( o che sembrano tali) quali “stereotipo di genere”, “legalita”, “migranti”, “missione di pace”, “sostenibilità”,”biodiversità”,”afroamericano” e tante altre: tutte baggianate per violentare non solo il dizionario dell’italiano e delle altre lingue modellandolo su una lingua povera e schematica quale l’inglese, ma anche e soprattutto il cervello degli “Occidentali” cioè dei sudditi euroatlantisti. Ciò convincendoli rispettivamente ai pochi esempi di neolingua fatti, che: è un crimine far giocare le bambine con le bambole; dobbiamo essere sudditi muti e rassegnati dato che sono sullo stesso piano il parcheggio in divieto e l’omicidio; non esistono più frontiere e nessuno è clandestino; la guerra si fa ma se la comandano la NATO e gli americani, e in tal caso “costruisce la pace”, ecc.
Insomma, viva la sana disubbidienza soprattutto mentale. In questa caserma del neoilluminismo pop detto Pensiero Unico, dall’aria stantia ed afosa di regole, codici, e imposizioni irrazionali, ci resti a vivere chi è ormai rincitrullito, o ha convenienza a farlo. Io voglio la Ragione, la Tradizione, il soffio dello Spirito.
Ed allora, come in altri momenti fondamentali dell’umanità, Ex Oriente Lux.
Non ci resta che guardare alla Russia, che assieme alla Cina rappresenta le ultime grandi realtà indipendenti e sovrane, non a caso eredi di due imperi ben più vasti di quello romano. Ma la Russia ci è molto più vicina culturalmente, geopoliticamente, spiritualmente: grazie a Dio e a Vladimir Putin, circa quindi anni fa, riuscì all’ultimo momento, a non farsi rubare le proprie ricchezze naturali e immensi territori. Ed oggi, rappresenta l’unico baluardo contro questa specie di Arkham Asylum che non è il sanatorio mentale della batmaniana Gotham (in realtà New York, si capisce benissimo), ma appunto il nostro dannato Occidente. Hanno la loro moneta, i loro soldati e mezzi li utilizzano dove pare opportuno a loro, le leggi non se le fanno scrivere da un padrone, vivono secondo un incredibile amalgama tra zarismo medioevale e marxleninismo; hanno dato un calcio al sedere a ONG e Testimoni di Geova, la magistratura applica le leggi e punisce i delinquenti ma non cerca di condizionare il corso politico.
Tra San Pietroburgo e Vladidostok non hanno paura di definire i maschi e le femmine quali tali, la profezia di Chesterton per cui si sarebbe dovuto impugnare la spada per sostenere che l’erba è verde, lì non si è avverata.
Antonio Martino
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