PORTARE IL CANE A FARE I BISOGNI E’ POSSIBILE, MA NON IL CROCIFISSO IN PROCESSIONE SOLITARIA.

Con riserva di verifica della fonte e dell’ attendibilità dei dati , ecco un verbale di  polizia giudiziaria di un certo comune del sud Italia a carico di un parroco.

“Sebbene lo spostamento non fosse motivato da situazione lavorativa o da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute, si spostava all’interno del territorio del comune di ******.

Nell’occasione alle ore 17.25 di oggi [il 30 marzo ndr] in ***** via °°°°°°° veniva accertato che il trasgressore, parroco della parrocchia **** si trovava sulla pubblica via intento a svolgere una manifestazione/evento religioso in luogo pubblico.

Atteso che effettuava una processione esponendo il Crocifisso alla quale prendeva parte altra persona.

La funzione, nonostante l’invito rivolto dai verbalizzanti proseguiva fino alle ore 17.55.

Funzione che a piedi ha interessato tutte le strade del centro storico di ******”.

Tutori dell’ ordine davvero inflessibili apparentemente molto più eredi dei legionari romani alla remota (almeno per l’Italia) epoca delle persecuzioni, che paragonabili all’ ultraclericale, frassichiano Maresciallo Cecchini del televisivo Don Matteo ; e   un sindaco PD  pasdaran laicista che ha “condannato” l’ anziano sacerdote, oltre ai 400 euro di multa,  da parte sua a quattordici giorni di quarantena così giustificandosi : “ I miei valori politici viaggiano verso l’ affermazione dei diritti, del rispetto, dell’ educazione, della legalità, dell’ onestà e dell’ identità”.  Come direbbe il vicequestore Rocco Schiavone alias Marco Giallini : “ e stì c….”. Ha dimenticato il commercio equo e solidale, e il no all’ olio di palma.

Vorrei oltretutto attirare l’ attenzione sul fatto che il verbale stesso di p.g. attesta la partecipazione di una persona (dico una) alla sparutissima processione.

Sintetizza su ”La Verità” di Domenica delle Palme 5 aprile con provocatoria ed efficace volgarità Mario Giordano : “ è possibile portare a pisciare il cane e non è possibile portare in processione il Crocifisso?”.

Sui socials, poi, vi è stata della solidarietà verso l’ anziano parroco, ma qualcuno lo ha però additato a pericolo pubblico, a “vecchio superstizioso”. C’ è poco da fare, lo avevamo capito e scritto da subito : quello che rimaneva della civiltà cristiana in Italia, con tutte le sue fragilità e affanni dinanzi alla secolarizzazione, è messo a durissima prova dal neroniano bando governativo alle “riunioni dei fanatici seguaci del Nazareno”.

Non senza contraddizioni, ovviamente: Messa del papa da Santa Marta alle sette del mattino di ogni giorno, assoluta disponibilità del servizio pubblico alla trasmissione in diretta di altri toccanti eventi papali quali la funzione delle Palme in una basilica vaticana vuota come di notte, o la Via crucis in analoga straziante solitudine e in drammatica indulgenza plenaria via etere.

La pressione psicologica del “ lock down” (termine più rassicurante e global di coprifuoco o di arresti domiciliari) a tempo indeterminato tende col passare di giorni non a scemare ma ovviamente ad aumentare, e allora altro che psicologi, ci vuole Dio; ma siccome Cesare ha sprangato i portoni delle chiese,per non perdere la faccia ricorre ad operazioni mediatico-diplomatiche aventi anche il vantaggio di rassicurare il Vaticano. Ma fin quando Papa Francesco si accontenterà?

Ma dell’ Eucarestia,  cosa è ? La singolare teologia di Fiorello per cui si può pregare anche dal bagno o dal salotto (mi sembra meglio quest’ ultimo) è secolarismo puro, forse protestantesimo : ma di cattolico non vi è nulla. Il cristianesimo che ci hanno inculcato per secoli si nutre di corpo e sangue di Cristo, di agape (comunione fraterna), di pellegrinaggi e catechismi vari, di una moltitudine di celebrazioni, di confessioni per togliersi pesi dalla coscienza, e  di sane commistioni mondane;  non è un reality show a sfondo mistico.

I preti (sempre più vecchi,ultradiscutibili e in crisi, e rari) sono a questo punto davvero scomparsi , e le chiese ai sensi di DPCM sprangate ; portare un giro un Crocifisso è delinquenziale. Non so se quando i preti torneranno nelle chiese (ammesso che avverrà), troveranno qualcuno tra i banchi dei fedeli.

Possono fare tutti i giri di parole, ma una cosa è storicamente oggettiva: quello che le invasioni barbariche non vollero perché i “barbari” già erano cristiani, a Napoleone o a Hitler non riuscì , si è verificato sotto il governo giallorosso. Forse in una portata storica imprevedibile e sfortunata, superficialmente calcolata nel relativo panico delle prime misure: ma di certo le prove tecniche di scristianizzazione organica sono gradite a molti , e non erano nel programma del “cattolico democratico” Conte. E certo, nella scelta sul chi puntare per il dopo Salvini, al Vaticano non è andata molto bene.

A,Martino

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *