SI SENTE NUOVAMENTE IL RUGGITO DEL CAPITANO. ALTRO CHE DRAGHI AL QUIRINALE !
Altro che Draghi al Quirinale, adesione al PPE e altre euroamenità del genere. Si risente il ruggito del Capitano.
Guardate un po’ cosa dichiara in una caliente diretta Facebook .“ “Pare che Conte abbia firmato, di nascosto, un accordo in Europa per cambiare il Mes. Vogliamo chiedere a lui e all’ex ministro Tria se, senza l’autorizzazione del Parlamento e della Lega che era alleato di governo, abbiano dato l’ok dell’Italia, e sarebbe alto tradimento, per trasformare il Fondo salva-Stati in un fondo ammazza-Stati”.
Ma ancora, e qui non ci permettiamo commenti perché piccoli e deboli come siamo, forse rischieremmo. “Sarebbe un’enorme fregatura per il popolo italiano e i risparmiatori. Rischia di essere un crimine nei confronti di lavoratori e risparmiatori. Se qualcuno ha firmato lo dica adesso, si ponga rimedio prima che sia troppo tardi. Altrimenti sarà alto tradimento e per i traditori il posto giusto è la galera. Questa non è una battaglia politica, è una battaglia di trasparenza, democrazia e libertà. Da oggi chiederemo al momentaneo signor Conte se lui o qualche ministro abbia messo la testa degli italiani sul tavolo in cambio di qualcos’altro. Non lasceremo passare sotto silenzio questa vicenda, andremo fino in fondo”.
Anche Giorgia Meloni ha detto la sua: “ Il Mes si trasformerà in una super Troika onnipotente che avrà come unico scopo quello di agire nell’esclusivo interesse della speculazione finanziaria”.
Ma che diavolo è questo MES? Di certo, non una tequila o un altro superalcolico messicano.
Il Meccanismo europeo di stabilità detto anche fondo salva-stati è un mega accantonamento di euro (650 miliardi) nato nel 2012 compresi i fondi del vecchio Fondo europeo di stabilità finanziaria (Fesf) che dovrebbe servire a salvare stati pericolanti finanziariamente, o quanto meno non rispondenti agli intangibili parametri di Maastricht, alla sostenibilità del debito, al rating ecc.
Certo, a dirla così non sarebbe una cosa tanto orrida: il problema è che, seppure a un governo sia consentito di mettere le mani nella marmellata apparentemente salvifica, poi si deve rigare diritto sulla pelle anche dei propri connazionali, salvo sanzioni severissime che aggraverebbero la situazione. E qualcosa del genere, lo si è visto nel caso della Grecia. Ma nel caso in cui il dissesto di partenza dovesse essere ritenuto da lor signori troppo grave, non è anche detto che il MES a cui ogni stato dell’area euro contribuisce in diversa misura, sia attingibile: è certo che è una mega tassa occulta sul sistema finanziario di ogni stato, ma non è un’ancora di salvezza scontata. E’ l’ Europa, amici cari!
Il Mes è gestito dal Consiglio dei governatori, costituito, tra le altre figure, dai ministri finanziari dell’area euro.
Secondo La Verità, col presunto scoop che ha scatenato l’ira di Matteo Salvini, a giugno Giuseppe Conte avrebbe segretamente approvato senza passaggio parlamentare o dibattito nell’esecutivo la riforma di questo “meccanismo”, il che potrebbe comportare una stangata per l’Italia al livello di decine di miliardi di euro.
Non resta che attendere la replica e i chiarimenti di Giuseppe Conte, ammesso che in una ottica “neoumanista” lo si ritenga necessario. Per noi, modestamente, lo è.
A.Martino
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