PAPA FRANCESCO PARLA COME NICOLA ZINGARETTI E RAGIONA COME IL SUO AMICO EUGENIO SCALFARI
“Una mattina mi sono alzato o bella ciao bella ciao bella ciao ciao ciao una mattina mi sono alzato e ci ho trovato il sovranista. O Santo Padre, portami via o bella ciao bella ciao bella ciao ciao ciao o Santo Padre, portami via che mi sento di morir”.
Ma come mai, i partecipanti all’adunata “civile e democratica” della Bologna “buona” non hanno modificato in chiave più moderna la canzone dei vincitori della guerra civile a “bassa intensità” italiana del 1943-1945? E sì, perché quanto disse papa Francesco dopo le elezioni europee chiaramente non è bastato come ulteriormente dimostrato dal disastro elettorale cattocomunista in Umbria; questo genere di prediche in cui Gesù Cristo o la Vergine Maria o i Santi sono rumorosamente assenti non ha ormai mordente alcuno o quasi tra il popolo credente o meno ma nel Palazzo influisce e come, e lo dimostra l’esistenza stessa dell’attuale governo italiano fantoccio dell’eurocrazia e la proclamata adesione di Giuseppe Conte al “cattolicesimo democratico” (ma senza simboli religiosi, vade retro..). Infatti, in una lunga intervista a La Stampa di cui già ci occupammo, affermò tra l’altro che “Il sovranismo è un atteggiamento di isolamento”, e si disse “preoccupato” per certi discorsi che, a suo dire, “assomigliano a quelli di Hitler nel 1934”. E affermò anche che lo slogan “Prima noi” fa paura, forse davvero passando il punto di non ritorno politico di una leadership postcattolica che è ormai arduo definire “pontificato”.
Ebbene, oggi egli si è ripetuto (forse preoccupato da certi sondaggi riservati riguardo le prossime elezioni regionali in Emilia-Romagna), ma si è anche, corre l’obbligo di riconoscerlo, giornalisticamente aggiornato come per una specie di incredibile velina main stream accentuando il riferimento ad antisemitismo e razzismi vari che in questo momento “tirano” tanto. Occasione l’udienza ai partecipanti al XX Congresso mondiale dell’associazione internazionale di diritto penale, come riportato da Vatican news .
“Quando sento qualche discorso, qualche responsabile dell’ordine o del governo, mi vengono in mente i discorsi di Adolf Hitler nel 1934 e nel 1936“. Responsabile dell’ordine o del governo: un chiaro riferimento a Matteo Salvini, ex vice premier ed ex ministro dell’ Interno.
Ma ancora: il Papa ha chiesto espressamente ad avvocati e magistrati di “vigilare contro le nuove” persecuzioni degli ebrei, degli zingari e delle persone di orientamento omosessuale. La stessa legittima difesa (bandiera di Lega e FdI) sarebbe per il Papa un alibi per comportamenti estremi: “..si è preteso di giustificare crimini commessi da agenti delle forze di sicurezza come forme legittime del compimento del dovere“. Questi giuristi dovrebbero invece difendere “i criteri tradizionali per evitare che la demagogia punitiva degeneri in incentivo alla violenza o in sproporzionato uso della forza”.
Via la legge naturale del diritto del singolo a difendere sé e la sua famiglia, e le sue sostanze, e benvenuto, ora e sempre, il Pensiero Unico. Un papa che si conferma straordinariamente, estremisticamente, main stream, gay friendly, e che vede persecuzioni non perché vada in giro per Roma, ma perché lo legge su La Repubblica.
A.Martino
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