LA CONTROFFENSIVA DEL MONDIALISMO INVASORE CONTRO L’ ITALIA IMPERVERSA, GRAZIE AI NUOVI EQUILIBRI POLITICI. DELIRANTE TRIONFO DI CAROLA RACKETE A STRASBURGO.
Qui a l’Ortis non c’ è ombra di colossi del giornalismo sovranista o populista o comunque non main stream quali il rullo compressore Maurizio Belpietro o gli’ “estremisti moderati” Alessandro Sallusti o Vittorio Feltri, o l’esuberante Mario Giordano.
Però qualcosa mi sa proprio che ci capiamo, se il due luglio titolavamo “VUOI VEDERE CHE FINIREMO PER CHIEDERE SCUSA ALLA CAPITANA, A SEA WATCH E AL “POPOLO TEDESCO“?
La realtà, tra euforia da Papeete, governo “giallo-ravanello” e correttezze politiche varie da restaurazione antisalviniana, ci ha amaramente dato ragione, e confermato le nostre valutazioni sull’asservimento di un sistema-Paese (il nostro).
Oggi in Parlamento europeo, si è assistito all’ennesima dimostrazione di come le cosiddette, presunte, e presuntuose elites di questo Paese siano oggettivamente antinazionali, traditrici, ed intellettualmente corrotte. Una vera e propria ovazione, che non ha risparmiato i deputati italiani di obbedienza ( o sottomissione) euroatlantica non esclusi i grillini che ormai sono alternativi e “antisistema” quanto lo fossero Giulio Andreotti o Oscar Luigi Scalfaro, ha accompagnato l’arrogante, violenta, quasi isterica autodifesa della “Capitana” Carola Rackete, impunita speronatrice di un mezzo navale delle forze (si può dire, o è “fascista”?) italiane.
Per la comandante tedesca, l’intera vicenda della resistenza salviniana all’invasione e e segnatamente il caso della Sea Watch 3 è stata “una vergona” perpetrata dall’Europa, “culla dei diritti umani”. “Tutta una serie di istituzioni ha innalzato un muro”, ha continuato lamentandosi di essere stata prima attaccata e poi di essersi “ritrovata da sola”. Sola contro l’Italia che con il decreto Sicurezza, “una legge che non rispetta il diritto internazionale e del mare”, l’ha bollata come “una minaccia all’ordine pubblico”.
Azzardiamo un’altra previsione facile facile: dato che Conte e Di Maio non avranno il fegato di abrogare tale pacchetto normativo per manifesta insostenibile (persino per un avvocato) schizofrenia politica e istituzionale, la magistratura con eccezioni di costituzionalità e la Corte costituzionale a stretto giro poi, “sistemeranno” la questione.
E cosa già avevamo detto tra l’altro, il 30 giugno, nel nostro “ La notte di Lampedusa passerà alla storia per la maschera gettata dalla sinistra mondialista “italiana” “ ?
“….Ma quello che fa ancora più male è la presenza su Sea Watch 3 di parlamentari della Repubblica Italiana, pagati col denaro di chi li ha votati e di chi non li ha votati, rappresentanti anche di me che mi piaccia o no, anche di chi legge se cittadino italiano. L’operato di questi signori sembra oggettivamente e serenamente rispondere più a esigenze e discipline chiaramente mondialiste e fanaticamente ideologiche, che a un mandato vincolato a esigenze nazionali. Le loro dichiarazioni sono un affronto allo statalismo togliattiano e berlingueriano, sono tra il peggio che il politicamente corretto italiano abbia mai espresso……”.
Con i loro idolatranti applausi alla Rackete nel cuore dell’ eurocrazia, hanno quanto meno dimostrato la loro coerenza, pronti alla “convivenza” invocata dal loro Del Rio prima di un felice “matrimonio” con i loro sodali grillini, ora ossequiosi, tra i tanti altri sdoganati tra sera e mattina, verso un Macron una volta visto alla stregua di un Nerone o di un Caligola ( i gilets gialli…che orrore….pezzenti e provocatori violenti….).
A.Martino
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