BASTA CON LE ULTIME IMMAGINI DI CRISTO NELLE SCUOLE. AL SUO POSTO, VOGLIONO CODICILLI E LA CARTINA DELLO ZIMBAWE O DELLA PAPUASIA.

Il Crocefisso sostituito da cartine geografiche e da citazioni della Costituzione.

Che miseria, che mancanza di fantasia, l’Illuminismo ridotto a bignamino progressista della serie “ la scuola deve essere laica” : Fioramonti dixit.

Chi è costui ? Il ministro dell’Istruzione.

Che il simbolo della fede cristiana (non soltanto cattolica) e di un “grande profeta” per i musulmani , e che faceva piangere l’hindu doc Gandhi sia sfrattato da un Lenin o da un Roberspierre o da un Hitler, da uno Stalin o da un Pol Pot,, mi appare come più onorevole e comprensibile: il Bene è scacciato (all’apparenza) dal Male più o meno assoluto. Per tormentare San Pio ci volle, a quanto pare, proprio un satanasso manesco, non certo qualche stupida, volgare bestemmia.  

Ma che un signor nessuno della politica, messo lì da una manovra di palazzo come tutti i suoi colleghi,  possa pontificare in materia fa proprio male, e fa venire la tentazione di non andare più a votare . Certo, che quanto meno le Loro Eccellenze abbiano alzato il tiro è innegabile : dagli ovetti Kinder a Nostro Signore Gesù Cristo.

A parte il fatto che ormai di simulacri del sacrificio di Gesù ne vedo ben pochi in scuole e luoghi del potere  piuttosto che in bar o ristoranti (cosa confortante), è anche vero che ormai, di cristiano, nei palazzi e palazzetti del potere non resta proprio nulla, e forse sarebbe un gesto di coerenza. In fondo, gli stessi preti che dovrebbero dare la vita per esso quanto o più dei laici (non nel senso di atei) criticano la misura solo perché porterebbe acqua al mulino del Carroccio. Perchè se non fosse per Salvini, la cortesia per “ i fratelli musulmani” dovrebbe essere operativa almeno dall’ elezione papale di Bergoglio. Ma ripeto, è la monotonia e piccolezza intellettuale di questi stanchi, disperati, vincenti alfieri del Nulla a rattristare.

«Il crocifisso non genera nessuna discriminazione. Tace. È l’immagine della rivoluzione cristiana, che ha sparso per il mondo l’idea di uguaglianza fra gli uomini fino ad allora assente», argomentava  nel 1988, la scrittrice Natalia Ginzburg, ebrea e comunista.  Ma cosa volete che ne sappiano ?

Non sappiamo se invece rattristino o piuttosto facciano ridere, i simboli della Dea Ragione con cui andrebbe sostituito : carte geografiche (non ci sono confini, siamo cittadini del mondo..) da quattro soldi, spiegazzate e consumate ai bordi come lo sono tutte quelle delle aule scolastiche; e brani del Sacro Libro della Costituzione, echeggianti con chiarezza lo Stato Etico di Hegel.

Ebbene, qualcuno deve aver il coraggio intellettuale di affermarlo : la Costituzione repubblicana è un libro dei sogni cattocomunista ante litteram a partire da quel suo essere “fondata sul Lavoro”; è stata realizzata sotto la supervisione benigna ma attenta degli alleati occupanti, ma comunque è il Codice fondamentale superiore alle altre leggi. Negli ultimi venti anni è piegata alle interpretazioni di una Corte Costituzionale guardiana di Pensiero Unico e subordinazione euroatlantista. In casa mia incornicerei un aforisma di Flajano o un verso di D’Annunzio, ma un articolo di legge mai, neanche pagato.  Punto e basta. C’è molta più laicità in questa “eretica” affermazione che nelle indebite divinizzazioni della Costituzione della Repubblica Italiana.

E meno male che l’abbaglio leghista del ripristino dell’ educazione civica non è stato attuato.

A.Martino

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