TRUMP “ATTERRISCE” LILIANA SEGRE, E SECONDO LEI “FA CROLLARE L’AMERICA”

Se Atene piange, Sparta non ride.

Ovvero: se da parte del nostro presidente Mattarella è stata affibbiata all’omologo russo Putin, nell’ ormai famoso discorso di Marsiglia, più o meno l’etichetta di novello Hitler, il collega USA di entrambi sta più o meno allo stesso livello (ovviamente per i suoi detrattori e “haters”).

La senatrice a vita Liliana Segre così ha commentato lo scontro verbale totalmente pubblico fra Trump e il vice Vance, e Zelensky (poi praticamente cacciato dalla Casa Bianca se non dagli USA):  “Abbiamo assistito in tv a una cosa orrenda, sono rimasta atterrita da quello che vedevo. L’invaso diventa invasore, un ribaltamento che già stava avvenendo dall’elezione del presidente”…… “Ho avuto sempre una grande gratitudine per gli americani”, ha premesso Segre durante un incontro col ministro dell’Interno. 

L’anziana senatrice ha aggiunto:  “Quando venimmo liberati, il primo pensiero era di creare piccoli ospedali da campo, nessuno chiedeva niente e veniva curato con una generosità di intenti, fraterna. Come vittima dell’odio che sono stata e sono ancora, adesso che mi crolla l’America rimango ancora più male”, ha detto. “Non voglio che crolli, voglio che ci siano ancora gli americani generosi, sorridenti e felici e non dimentico i cimiteri che ci sono lungo la linea gotica degli americani morti per liberarci“.

Insomma, Trump farebbe “crollare l’America”.

Non posso non notare che Liliana Segre sembrerebbe dimenticare il ruolo russo-sovietico nella liberazione dei prigionieri dei lager nazisti. Il che richiama una delle scene conclusive del film “La vita è bella” di Roberto Benigni.

A. Martino

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