IL COMMOVENTE SALUTO DI CARLO VERDONE A ELEONORA GIORGI INSEGNA COSA SIANO LA GRATITUDINE E L’AMICIZIA

Carlo Verdone, anche in un’ora in cui egli ha perso una grande collega, compagna di fantastiche avventure cinematografiche, e amica, conferma la sua straordinaria sensibilità umana e signorilità di cui la gratitudine e l’amicizia eterna sono sempre ingredienti fondamentali. Questa la sua reazione alla scomparsa della settantunenne Eleonora Giorgi, icona di bellezza, successo e vitalità oltre ovviamente che di grande cinema (fondamentalmente commedie di alto livello senza trascurare horror di pari rango con Dario Argento o serie televisive più tardi). Per non parlare di incursioni nel cinema autoriale, e del lavoro di regista.

Difficile per la generazione italiana baby boomer, pensarsi collettivamente senza una icona del genere (specie per parte maschile). Ornella Muti, Eleonora Giorgi, Laura Antonelli: il trio delle gran signore di celluloide dell’ Italia degli anni Settanta e Ottanta, ultima parte degli anni d’oro sociali ed economici della repubblica nonostante il terrorismo.

Così si è espresso (da ANSA) il grande Carlo nazionale.

 “Grazie Eleonora per essere stata la mia compagna in due film fondamentali (‘Borotalco’, ‘Compagni di scuola’, ndr) per la mia e per la tua carriera.

Saremo ricordati per tanto tempo ancora.

Grazie Eleonora per avermi dato la tua leggerezza, il tuo entusiasmo, il tuo sorriso e la tua preziosa amicizia.

“E grazie per esser stata un grande, coraggioso esempio per tutti in questo anno così duro e spietato. Ti ho ammirato per la tua forza, per la tua saggezza, per il tuo coraggio. Eri sempre sorridente pur nel verdetto. Sarai sempre sempre nel mio cuore. A tutti i tuoi cari il mio abbraccio più forte. Eleonora sei stata un grande, grande esempio di vita. Non dimenticherò i tuoi ultimi messaggi pieni di dolcezza e vero affetto. Dio ti benedica e ti accolga nel suo grande abbraccio”. 

E grazie anche da parte de L’Ortis, sia a Eleonora Giorgi che (già lo facemmo) a Carlo Verdone.

A. Martino

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