STEVE BANNON SCARCERATO DOPO QUATTRO MESI DI CARCERE PER NON AVER TRADITO E CALUNNIATO TRUMP. UN UOMO E INTELLETTUALE VERO E COERENTE TORNA A LOTTARE.
Steve Bannon ama i classici del pensiero tradizionale e radicale italiano, Julius Evola in primis. Conosce quindi sicuramente la celebre massima di Ezra Pound per cui, se un uomo non è disposto a correre qualche rischio per le proprie idee, o non valgono niente queste o non vale niente lui. E anche se per assurdo gli fosse sfuggita, è come se la conoscesse anzi ben di più: l’ha vissuta. Steve Bannon è un esempio di purezza ideale (a volte io dico con i miei amici, sano fanatismo), coerenza e fedeltà di stampo antico e legionario: Roma oltre l’ Atlantico? Ebbene, dopo aver passato quattro mesi in una galera del Connecticut per ritorsione da parte della magistratura per non aver voluto testimoniare contro Trump, lo spauracchio dei bellaciao, il “cattivo maestro” par excellence secondo l’establishment a stelle e strisce è tornato libero.
Curiosamente (o provvidenzialmente) in tempo per prodigarsi in questo ultimo scorcio di campagna elettorale, l’ex chief strategist di Donald Trump ha fatto la sua prima conferenza stampa in un hotel di Park Avenue, a Manhattan. L’intellettuale perseguitato dalla magistratura dem ha affermato: “Abbiamo buoni numeri, martedì vedrete dati incredibili. Possiamo ripetere il successo del 2016”.
E anche, riguardo la galassia euroatlantista: “I leader temono la vittoria di Trump? Hanno ragione a essere preoccupati perché Trump ispirerà i movimenti populisti. Anzi, credo che i populisti siano già in marcia pronti a rialzarsi. Non è la gente a temere Trump, ma l’elite”.
Da parte sua, il presidente in carica Biden ha definito “spazzatura” gli elettori di Donald Trump. Secondo il commander in chief, quindi, gli USA sarebbero una immensa discarica di rifiuti umani, avendo egli ritenuta tale la metà almeno degli americani maggiorenni.
A. Martino
Lascia un commento