QUANDO IL CALCIO “MINORE” SA INSEGNARE E STUPIRE: A PESCARA MISTER BALDINI FA ALLENARE CON L’OCCHIO BENDATO.

A Pescara si è svolto e appena chiuso il G7 Sviluppo della presidenza italiana di turno (ormai i G7 tematici proliferano, manca solo qualcuno come sugli animali domestici o sull’arte contemporanea), e a Kazan in curiosa contemporaneità i BRICS+ si riunivano dimostrando che esiste un mondo non combaciante con l’autoreferenzialità e l’unilateralismo occidentalista e euroatlantista.

Ma proprio contemporaneamente, a Pescara si è verificato un curioso, rivoluzionario esperimento calcistico e sportivo. Il vulcanico Silvio Baldini, allenatore toscano dei bianco-azzurri, ha risvegliato l’entusiasmo di una piazza calcistica che ha conosciuto le glorie in massima serie degli anni Ottanta e Novanta (il calcio-champagne di Giovanni Galeone), e che negli anni Dieci le ha viste ridestate dall’altrettanto carismatico Zdenek “Zdengo” Zeman.

Baldini, facili entusiasmi campanilistici a parte, mi piace per il taglio “filosofico” delle sue interviste e per la candida e provocatoria (verso la società stessa) affermazione che da vero cristiano, crede ai miracoli aItrimenti non si troverebbe a Pescara.

Insomma, la serie C è una specie di onta per la compagine pescarese che questo anno vorrebbe davvero chiuderla con tale limbo, tanto più che Baldini punta proprio alla A. Al momento, il Pescara guida la classifica del suo girone in C.

Ebbene, l’esperimento di questi giorni di cui parlavo consiste nell’imporre, a un certo punto degli allenamenti, ai ragazzi del Delfino Pescara 1936 una benda su un occhio. L’intento non è certo quello, folcloristico e scaramantico, di sembrare pirati (o corsari) alla vigilia dell’importante trasferta di Lucca, ma servirebbe a mantenere alta la concentrazione e a ridurre il senso di fatica. Inoltre, la visione fortemente limitata stimola la istintività nel trovarsi dove il proprio ruolo in squadra impone di trovarsi, e nel cercare e gestire la palla dove ciò va fatto.

L’espediente non è affatto una novità assoluta nello sport (in pugilato è abbastanza usato, e la dice lunga sulla visione atletica e neuropsicologica più che puramente tecnica, che Baldini ha del calcio). Sembra che prima che a Pescara, già a Catania Baldini lo abbia sperimentato con successo.

Non è stato facile per i ragazzi affidatigli adeguarsi alla novità. Ha dichiarato il centrocampista Antonio De Marco: “ Non è statofacile, ma il mister ci ha detto che ci aiuta a livello visivo perché quando ricevi palla sei più concentrato nel controllo e migliori tecnicamente”.

A. Martino

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