MELANIA TRUMP : “ORGOGLIOSA DI AVERE POSATO NUDA”. FEMMINISTE, ROSICATE….!
Melania Trump non ha mai avuto un profilo troppo evidente e protagonistico, nemmeno quando dal 2017 fino ai burrascosi giorni di Capitol Hill era la signora della Casa Bianca.
Si dice che quella giornata di novembre del 2016, quando si delineò la vittoria del marito ( di ventiquattro anni più anziano), sia stata presa da un singolare panico, come d’altronde altri nella famiglia del tycoon dalle variegate e allargate maternità.
Anche in questa campagna elettorale, finora, ha semplicemente appoggiato la campagna del marito, si è vista due volte, e ha ovviamente espresso il suo sconcerto per l’attentato in Pennsylvania.
D’altronde, i comportamenti privati e attinenti alla sfera sessuale di The Donald emersi dalle grane giudiziarie non riuscite però a stroncarlo come giudici e politici avrebbero sperato, non sono molto propizi alla solidarietà coniugale; va bene così, non ci si può aspettare da Melania, con o senza Stormy Daniels, che batta gli States dall’Alaska alla Florida chiedendo voti per il marito.
Ma tra circa dieci giorni uscirà la sua seconda biografia, in cui chiarirà molto, e su molto dirà la sua: in stile Trump, il libro non è affatto economico, dato che la versione base costerà quaranta dollari, e le atre due raggiungeranno il costo addirittura di duecentocinquanta. Il volume sarà arricchito da immagini finora inedite, e potrebbero essercene anche senza veli.
Lo dico perché, proprio ora, è apparso sulla sua pagina Instagram un video in cui, un po’ a sorpresa, Melania offre la sua visione (politicamente scorretta) della passata attività di modella fotografica di nudo ormai risalente a circa venti anni fa. All’epoca era già, seppur da poco, fidanzata col futuro presidente USA.
Nel breve filmato dice infatti tra l’altro: “ Perché resto orgogliosa del mio lavoro di modella di nudo?…..La domanda più pressante è questa: perché i media hanno scelto di evidenziare la mia celebrazione della forma umana, in foto scattate per la moda? Non siamo più in grado di apprezzare la bellezza del corpo”. Poi, con lo sfondo di alcuni capolavori artistici del passato, ha spiegato: “Nel corso della storia maestri dell’arte hanno riverito le forme umane, suscitando profonde emozioni e ammirazione”.
Aggiungo solo che è assolutamente condivisibile la constatazione (un certo narcisismo di fondo a parte), persino banale, dell’importanza del nudo nella creatività artistica, e che tutto ciò è immensamente distante dalla pornografia e dalla volgarità (se non forse, nella eventuale morbosità o nella inevitabile maliziosità di chi osserva: è anche questa è vita, senza moralismi e ipocrisie).
E’ anche vero che un nudo canoviano o michelangiolesco non è certo paragonabile a un servizio fotografico senza veli sulla modella del momento, magari per una rivista prettamente maschile.
Comunque sia, prevedibile scandalo delle femministe alla Me too. E complimenti alla sincerità e all’orgoglio della signora Trump.
A. Martino
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