CHI DICE DONNA DICE DANNO. BREVE RIASSUNTO DI UNA STORIA TRISTE CAPITATA A SANGIULIANO

Sesso e potere sono un connubio antico, e nel 99% dei casi, hanno riguardato il potere maschile, messo al servizio, o se preferiamo, piegato alle grazie della donna di turno.

Questo è stato il caso di Giulio Cesare e Marco Antonio con Cleopatra, Papa Borgia con Giulia Farnese, Luigi XIV con la marchesa di Montespan, Napoleone III con la Contessa di Castiglione, Mussolini con Claretta Petacci, Hitler con Eva Braun, e, nei tempi moderni, Silvio Berlusconi con le sue amanti e compagne, che hanno avuto un’influenza evidente e palpabile sulla sua azione politica

Pertanto, non si capisce perché, anche alla fine del 2024, questo schema non dovrebbe continuare.

L’unica differenza evidente tra un uomo e l’altro, e tra una storia d’amore e l’altra, è la personalità e lo spessore degli amanti.

Ad esempio, Berlusconi, nonostante il numero innumerevole di flirt, veri o presunti, che gli sono stati attribuiti, è riuscito a gestirli bene, con danni relativamente contenuti.

Al contrario, Gianfranco Fini, grazie anche alla Tulliani, ha distrutto un partito e la propria carriera.

Questo perché, forse, come ebbe a dire Sgarbi in un’intervista al settimanale “A”: “Quando si pensa alla storia tra Elisabetta e Fini, non esce male lei, ma lui. Perché dimostra tutta la sua debolezza, il suo essersi fatto travolgere dalle cose … eppure quella era una curva ben segnalata. Mi sembrava impossibile andarci a sbattere … ma d’altronde Berlusconi è ben diverso: può frequentare tutte le donne che vuole, senza mai trovarsi in balia di una di esse… Berlusconi si concede tutte le avventure che desidera, si gode la vita, regala una farfallina e arrivederci. Non va in difficoltà con una donna. In questo caso, invece, la situazione rasenta la circonvenzione.

Potrebbe essere lo stesso per Gennaro Sangiuliano, attuale Ministro della Cultura del Governo Meloni, inciampato in una buccia di banana chiamata Maria Rosaria Boccia?

Intellettuale colto, giornalista e saggista di valore, è stato già criticato dai soliti tromboni del politicamente corretto per aver dichiarato che Dante è stato “il fondatore del pensiero di destra italiano”.

Affermazione, questa, quantomeno  veritiera, poiché non si sostiene che Dante fosse di destra o fascista, ma che ha ispirato il pensiero di destra in Italia. Durante il ventennio, il Sommo Poeta fu indicato dal regime come ‘il vero fascista ante litteram’ da pensatori come Giovanni Gentile. Non è un caso che, nell’ipotesi pavoliniana della Ridotta della Valtellina, gli ultimi combattenti sarebbero dovuti morire intorno alle ceneri di Dante, traslate da Ravenna alla Provincia di Sondrio per l’occasione.

Tuttavia, se la boutade su Dante, nonostante le polemiche, non ha compromesso Sangiuliano, le sue esuberanti simpatie per la Boccia potrebbero costargli molto caro, anche perché, non il Governo di centro-destra, ma l’Esecutivo a guida Meloni, ha teoricamente le ore contate.

Infatti, se Trump diventasse nuovamente Presidente degli Stati Uniti, come sembra probabile anche grazie all’impegno di Elon Musk, Giorgia Meloni dovrebbe necessariamente lasciare Palazzo Chigi: Giorgia non ha creato nessun problema a Biden, cosa che invece ci si sarebbe aspettati da un leader conservatore ed è stata più filo-ucraina degli Stati Uniti stessi e più filoeuropea di +Europa. Pertanto, se Trump vincesse, un’altra figura all’interno del centro-destra dovrebbe assurgere al ruolo di Primo Ministro.

Gennaro Sangiuliano, in questo gioco, come Arianna Meloni e Giovanni Toti, è parte dello stesso complesso mosaico politico. Tuttavia, mentre Arianna e Giovanni continueranno a fare politica, Gennaro potrebbe essere quello che rischia maggiormente.

E si perché l’attuale Ministro della Cultura sembra non avere né il fisico per reggere il confronto con la Boccia (168 cm contro 180), né la struttura politica per fronteggiare le pressioni della Meloni. Quest’ultima probabilmente voleva designare personalmente il nome per il ruolo di “Consigliere del Ministro per i Grandi Eventi”, ruolo che la dottoressa Boccia ha ricoperto de facto. Tuttavia, non sembra che Boccia avesse una posizione ufficiale, come confermato dall’addetto stampa del Ministero. Ma è veramente così scandalosa questa questione tale da sollevare tutto questo polverone?

A nostro avviso, non è un problema così grave. Un Ministro o un funzionario pubblico può essere assistito o consigliato da chi ritiene opportuno, senza necessità di una posizione ufficiale scritta. Infatti, tali ruoli derivano più dall’autorevolezza riconosciuta dagli interlocutori che dall’autorità formale.

Diversamente dovete dirmi da dove veniva, ad esempio, l’autorità di Michelle Obama, se non dal fatto di avere autorevolezza in quanto moglie di Barack e pertanto capace anche di trattare e mediare.

Nel secolo scorso, poi, pur senza incarichi ufficiali, Edda Ciano ebbe autorevolezza politica nel trattare con inglesi e Hitler solo perché era la figlia del Duce, mentre un  caso recente è senz’altro quello di Roman Abramovich, oligarca ebreo/russo, che, pur non essendo né diplomatico né politico, fu riconosciuto come mediatore dalle parti in causa, russi e ucraini, durante i negoziati a Istanbul nel 2022.

Ed allora dov’è il problema in questa vicenda?

Forse nel fatto che:

  1. Sangiuliano è già sposato con la giornalista Federica Corsini e ha figli. Non è detto che la Corsini fosse a conoscenza di tutti gli spostamenti del Ministro e della sua Consigliera?
  2. Il Ministro, per affetto e stima professionale, avrà promesso mari e monti alla Dottoressa Boccia, ma non aveva fatto i conti con i tanti legittimi appetiti nel centro-destra e con una dirigista come Giorgia Meloni?
  3. La dottoressa Boccia, non essendo un politico, non sa che il silenzio non aiuta mai la vittima, ma sempre l’aggressore?
  4. Che questa vicenda è troppo a ridosso delle elezioni americane per non rilasciare i logici e prevedibili strascichi?

In sintesi, questa è senza dubbio l’ennesima storia triste con un finale inevitabile, simile ad ogni altro evento che può colpire solo a chi sale troppo rapidamente e fortunosamente.

Lorenzo Valloreja

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *