Anche nel corso del G7 in svolgimento nel resort pugliese di Borgo Egnazia, Joe Biden è apparso a dir poco svagato, distratto e confuso, in un marasma le cui fasi critiche sono sempre meno distanziate. Come soprattutto ai margini di una esibizione dei nostri paracadutisti; sembra disorientato, completamente avulso dal contesto.

Mentre i media di orientamento trumpiano si sono precipitati a rendere virale il filmato, dall’altra parte ci si arrampica sugli specchi per dimostrare che esso mostra una realtà forzosamente e tendenziosamente interpretata etc. .

Ebbene, è vero che ormai Joe Biden è spietatamente sotto la lente di ingrandimento come un entomologo farebbe con un insetto, ma di certo è ormai evidente la sua impressionante inadeguatezza al ruolo di Presidente degli USA. Eppure, si pensi a quanto sarà di sicuro imbottito di farmaci psico e non psico.

E se a novembre questo vecchio così male in arnese dovesse prevalere su Trump? Chi è, e ancora di più sarà, a muovere le fila di questo patetico e senile burattino?

Come mai, i dem USA non hanno avuto alcuna valida alternativa?

Che disegno diabolico si cela dietro questa incredibile messinscena?

Lo stato penoso del “cattolico” Biden è una vera e propria metafora del declino dell’impero americano e di un cosiddetto Occidente in piena decadenza morale  e  spirituale. Vi fanno infatti da cornice l’intervento di un post papa e di un Macron bastonato alle elezioni europee ma che crede di risolvere i problemi mondiali, e di vincere l’azzardo delle elezioni politiche francesi anticipate, esaltando l’aborto “sacro diritto universale” anche in sede G7.

A. Martino