I VINI DI BRUNO VESPA SULLA TAVOLA DEL G7 IN PUGLIA.
E bravo il Vespone: la classica “Italia del fare” che dovunque operi, dalla carta igienica all’allevamento dei cani di razza passando per l’abbigliamento o i fondi di investimento, ha successo ed eccelle. Magari e forse, in qualche caso, grazie anche a taluna conoscenza e “spintarella” derivante dal frequentare per una vita i palazzi, gli appartamenti e le stanze del Potere.
Apprendiamo infatti che i vini del suddetto (assieme ad altre etichette, beninteso) sono serviti ai sette Grandi cosiddetti, attovagliati e riuniti in quello che in questi giorni è probabilmente il resort più blindato della Storia (Borgo Egnazia, sulla nostra stupenda costa pugliese). I vini di Bruno Vespa hanno comunque incassato (in ogni senso) già una significativa valorizzazione con la vendita sulle carrozze del Frecciarossa. Ma anche una pur blanda polemica a causa della presenza di un enologo (con relativa inevitabile pubblicità) nell’ultima puntata di Porta a porta che ormai da decenni Bruno Vespa dirige e conduce.
Giornalismo, vini, libri: Bruno Vespa è ormai un vero e proprio brand italico. Sempre con una certa patina pseudo intellettuale, come in questa foto enologica nella classica posa pensosa con le dita della mano destra che sorreggono la testa.
A. Martino
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