Un Putin insolitamente duro ed esplicito verso l’ “Occidente”, quello che alla Assemblea federale (la seduta del parlamento a camere riunite), ha garantito che “ anche noi abbiamo armi capaci di raggiungere i vostri territori”. Un indurimento dialogico inevitabile, dopo l’agghiacciante sparata di Emmanuel Macron, numero uno del regime di Parigi, circa il possibile invio di uomini degli eserciti della NATO a combattere in Ucraina; per non parlare delle pressioni della Federal reserve per offrire all’Ucraina i patrimoni russi confiscati e finora, solo congelati. Nessun commento all’ immediata incoronazione, quale suo successore a punto di riferimento per scardinare il sistema russo, della vedova di Navalny.

Putin ha tuttavia definito “stupido” prevedere un attacco russo a qualunque paese della NATO. Ha tra l’altro affermato “…..tutto quello che l’Occidente sta escogitando porta veramente alla minaccia di un conflitto con armi nucleari e quindi all’annientamento della civiltà…..e……..comprendiamo che l’Occidente sta cercando di trascinarci in una corsa agli armamenti, logorandoci e ripetendo il trucco a cui riuscirono negli anni ’80 con l’Unione Sovietica“.   

Non sembrano esservi, stando così le cose, disponibilità a compromessi e negoziati rinunciatari, dato che Vladimir Putin ha affermato (fonte ANSA): “……..Hanno iniziato a parlare della possibilità di inviare contingenti militari della Nato in Ucraina. Ricordiamo il destino di coloro che in passato hanno inviato i loro contingenti nel territorio del nostro Paese. Ora le conseguenze per gli eventuali interventisti saranno molto più tragiche“.

Putin ha garantito ai membri del parlamento che le truppe russe in Ucraina vinceranno e non si ritireranno mai. “I membri delle forze armate non si ritireranno, non falliranno, non tradiranno“, ha detto il presidente russo a conclusione del suo discorso annuale alla nazione.

Putin ha anche dichiarato che nel conflitto in atto le forze di Mosca hanno usato due tipi di missili ipersonici: il Kinzhal, lanciato dagli aerei, e lo Zirkon, lanciato dalle navi.

A. Martino