IL PRESIDENTE DEL BURUNDI EVARISTE NDAYISHIMIYE DURISSIMO (E ALQUANTO ESTREMO) SULLA IDEOLOGIA LGBT

Il cinquantaquattrenne (ex militare, di buona istruzione universitaria, e di etnia hutu per cui scampò a malapena alla feroce e inumana persecuzione di costoro) Evariste Ndayishimiye è presidente della repubblica del Burundi dal 2020. E’ stato, prima dell’ascesa presidenziale, leader del partito conservatore prevalente (e non più ribelle) riferimento degli hutu CNDD-FDD ( Conseil national pour la défense de la démocratie-Forces pour la défense de la démocratie).

Sta avendo una notevole eco un suo ragionamento con dei giornalisti in una conferenza stampa nella città di Cankuzo, in cui esprime (salvo smentite e puntualizzazioni) delle opinioni decisamente tranchant e radicali sulla ideologia LGBT.   

Evidentemente portato sul terreno etico o in seguito a una domanda specifica, così avrebbe (d’altronde le parole sono confermate anche dalla nostra autorevole agenzia ANSA) illustrato la sua posizione sui matrimoni omosessuali:

Mi avete posto una domanda su questa pratica abominevole che porta un uomo a sposare un altro uomo e una donna a sposare un’altra donna. Vi dico la verità, se volete portare una maledizione su un Paese, dovete far sposare persone dello stesso sesso. Vi ricordate cosa è successo a Sodoma e Gomorra? Dio allora disse che si pentiva di aver creato l’uomo”.

Il Presidente Ndayishimiye avrebbe anche affermato che “lapidare” queste persone per aver “scelto il diavolo” sarebbe opportuno data la “maledizione divina” da costoro suscitata. In realtà, in Burundi la legge sancisce per l’omosessualità due anni di carcere.

A. Martino

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