TRA LA GRAN BRETAGNA CHE STA DIVENTANDO UNA GRANDE PRODUTTRICE DI VINI, IL GHIACCIO NEL MARE ANTARTICO CHE AUMENTA E GLI ULTIMI FENOMENI SISMICI IN ISLANDA, C’È CHI CREDE ANCORA CHE L’UOMO POSSA INFLUIRE SUL CLIMA
Che il clima sia cambiato ed ancora cambierà è ormai evidente a tutti, e nessuno può negarlo. Sarebbe utile, piuttosto, comprendere in modo serio e responsabile perché ciò stia accadendo. In altre parole, dobbiamo capire se questi mutamenti avvengono come parte dei normali cicli atmosferici del nostro pianeta o se, come sostengono i ragazzi di “Ultima Generazione”, sono determinati dall’inquinamento.
Ora, questa determinazione non è un dettaglio di poco conto. Se commettessimo errori nell’interpretazione degli eventi, potremmo distruggere interi settori economici senza aver inciso minimamente nella risoluzione del problema.
Dal nostro punto di vista, il clima sta cambiando principalmente a causa del fenomeno della “Precessione degli Equinozi”, un movimento della Terra che modifica lentamente, ma continuamente, l’orientamento del suo asse di rotazione rispetto alla sfera ideale delle stelle fisse. Questo comporterebbe una diversa irradiazione solare delle varie regioni geografiche terrestri rispetto a quelle a cui siamo stati finora abituati.
A supporto di ciò, recenti studi condotti dall’Università di Seul indicano uno spostamento di quasi un metro dell’asse di rotazione terrestre nelle ultime decadi. Inoltre, il satellite “GRACE” ha rilevato una crescita notevole del ghiaccio marino antartico, nonostante il forte riscaldamento dell’Oceano meridionale.
Dunque, mentre il Pianeta Terra si riscalda e alcune zone diventano desertiche, in altre si sta verificando il contrario. Ad esempio, la Gran Bretagna è diventata una grande produttrice di vini grazie a estati più lunghe che permettono alle uve di maturare meglio e più velocemente. Addirittura c’è chi, tra gli addetti ai lavori, prevede che i rossi di Sua Maestà possano, a breve, rubare spazio ai vini di Borgogna ed allo Champagne.
E se questo avviene in Gran Bretagna si tenga presente che in Sicilia e Calabria, da una decina d’anni a questa parte, si coltivano frutti tropicali come l’avocado e il mango.
Insomma c’è chi, giustamente, tra gli italiani, riesce anche a vivere il cambiamento climatico come un’occasione di sviluppo e non solo di frustrazione.
Un altro aspetto senz’altro trascurato dagli ambientalisti alla Thumberg è l’aumento significativo dell’attività sismica negli ultimi vent’anni.
Tra il 2000 e il 2023, gli eventi sismici di un certo livello sono aumentati numericamente del 45%, mentre l’intensità media degli stessi si è spostata dai 6,3 Richter al 6,7 così come il Momento Sismico che ha registrato uno spostamento medio dai 5,8 Mw ai 6,7.
La Terra, dunque, è più viva ed attiva che mai, e solo la consapevolezza potrà aiutarci ad affrontare questo cambiamento.
Le paure e i timori, preferiamo lasciarli ai bruti e agli ignoranti.
Lorenzo Valloreja
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